In che modo la modellazione 3D può migliorare il lavoro di documentazione archeologica?
Esistono diversi modi per ottenere modelli tridimensionali: per estrusione o rivoluzione, scansione tramite laser scanner e foto scansione:
La Costruzione per rivoluzione è più complessa della precedente, una rivoluzione si può considerare come un’estrusione attorno a un asse, si parte sempre da un profilo o da un poligono di base e invece della profondità viene assegnato un angolo di rivoluzione.
Questo primo metodo è da me considerato il meno affidabile perché l’elaborazione ha un effetto simile ad un disegno artistico o ad un filmato a cartone animato. Inoltre non è possibile ricondurre la complessità dell’archeologia a delle figure geometriche standard: ogni muro è diverso da tutti gli altri ed identificabile solo con quel preciso muro.
Ha poco senso importare un modello ottenuto per estrusione in ambiente GIS, ma è sicuramente il metodo migliore per la comunicazione e la valorizzazione di un sito archeologico, in quanto esteticamente valida. Il costo è limitato, ed esistono ottimi software free oppure open che consentono la realizzazione di lavori di questo tipo.
La Scansione per mezzo di un Laser Scanner è sicuramente il metodo più preciso ed affidabile per creare modelli tridimensionali georeferenziabili e complesse nuvole di punti manipolabili per ottenere il modello 3D. Allo stesso tempo, tuttavia, la strumentazione necessaria è estremamente costosa ed è indispensabile un’ottima conoscenza dei sistemi topografici per ottenere un buon risultato.
La Foto Scansione è l’evoluzione della fotogrammetria e consiste nell'elaborazione di un modello 3D con texture fotografica partendo da una serie di fotografie. I costi dei software per la foto scansione sono assolutamente accessibili e l’elaborazione richiede poche ore, a seconda delle caratteristiche Hardware del PC utilizzato, dalla definizione impostata e dal numero delle immagini processate.
Ho lavorato personalmente con il Software Photo Scan Pro e posso affermare che, nonostante l’estrema semplicità del programma, l’elaborazione ottenuta è sorprendente. E’ possibile inserire direttamente dal programma le coordinate di alcuni punti, in modo da georeferenziare il modello.
A questo punto possiamo interagire in diversi modi con i nostri sistemi GIS. Ad esempio importando le fotografie ortogonali ottenute dal nostro modello per ottenere piante, prospetti e sezioni. In alternativa possiamo integrare direttamente il modello 3D in un sistema GIS.
Attualmente quest'ultima funzione è possibile unicamente tramite il software ArcGIS (Arc-Scene) con alcuni limiti nella gestione degli attributi, mentre tutti gli altri software consentono soltanto di manipolare poligoni bidimensionali.
Grazie a questa tecnologia i musei potrebbero aumentare in modo sostanziale le loro vetrine e, condividendo sul web questi contenuti, ottenere un’importante ritorno d’immagine.
Attraverso Sketchfab, l’Associazione Minerva vuole condividere e rendere accessibili tutte le elaborazioni 3D relative all'archeologia ed al patrimonio culturale.
Per chi fosse interessato ad apprendere queste metodologie, nel mese di maggio 2017 l'Associazione Minerva propone il Laboratorio "Dal 3D al GIS", durante la quale i partecipanti potranno lavorare sulla documentazione di scavo della Missione archeologica Italiana in Armenia.
Per maggiori informazioni: [email protected]
Esistono diversi modi per ottenere modelli tridimensionali: per estrusione o rivoluzione, scansione tramite laser scanner e foto scansione:
- ESTRUSIONE E RIVOLUZIONE
La Costruzione per rivoluzione è più complessa della precedente, una rivoluzione si può considerare come un’estrusione attorno a un asse, si parte sempre da un profilo o da un poligono di base e invece della profondità viene assegnato un angolo di rivoluzione.
Questo primo metodo è da me considerato il meno affidabile perché l’elaborazione ha un effetto simile ad un disegno artistico o ad un filmato a cartone animato. Inoltre non è possibile ricondurre la complessità dell’archeologia a delle figure geometriche standard: ogni muro è diverso da tutti gli altri ed identificabile solo con quel preciso muro.
Ha poco senso importare un modello ottenuto per estrusione in ambiente GIS, ma è sicuramente il metodo migliore per la comunicazione e la valorizzazione di un sito archeologico, in quanto esteticamente valida. Il costo è limitato, ed esistono ottimi software free oppure open che consentono la realizzazione di lavori di questo tipo.
- SCANSIONE LASER
La Scansione per mezzo di un Laser Scanner è sicuramente il metodo più preciso ed affidabile per creare modelli tridimensionali georeferenziabili e complesse nuvole di punti manipolabili per ottenere il modello 3D. Allo stesso tempo, tuttavia, la strumentazione necessaria è estremamente costosa ed è indispensabile un’ottima conoscenza dei sistemi topografici per ottenere un buon risultato.
- STRUCTURE FOR MOTION
La Foto Scansione è l’evoluzione della fotogrammetria e consiste nell'elaborazione di un modello 3D con texture fotografica partendo da una serie di fotografie. I costi dei software per la foto scansione sono assolutamente accessibili e l’elaborazione richiede poche ore, a seconda delle caratteristiche Hardware del PC utilizzato, dalla definizione impostata e dal numero delle immagini processate.
Ho lavorato personalmente con il Software Photo Scan Pro e posso affermare che, nonostante l’estrema semplicità del programma, l’elaborazione ottenuta è sorprendente. E’ possibile inserire direttamente dal programma le coordinate di alcuni punti, in modo da georeferenziare il modello.
A questo punto possiamo interagire in diversi modi con i nostri sistemi GIS. Ad esempio importando le fotografie ortogonali ottenute dal nostro modello per ottenere piante, prospetti e sezioni. In alternativa possiamo integrare direttamente il modello 3D in un sistema GIS.
Attualmente quest'ultima funzione è possibile unicamente tramite il software ArcGIS (Arc-Scene) con alcuni limiti nella gestione degli attributi, mentre tutti gli altri software consentono soltanto di manipolare poligoni bidimensionali.
Grazie a questa tecnologia i musei potrebbero aumentare in modo sostanziale le loro vetrine e, condividendo sul web questi contenuti, ottenere un’importante ritorno d’immagine.
Attraverso Sketchfab, l’Associazione Minerva vuole condividere e rendere accessibili tutte le elaborazioni 3D relative all'archeologia ed al patrimonio culturale.
Per chi fosse interessato ad apprendere queste metodologie, nel mese di maggio 2017 l'Associazione Minerva propone il Laboratorio "Dal 3D al GIS", durante la quale i partecipanti potranno lavorare sulla documentazione di scavo della Missione archeologica Italiana in Armenia.
Per maggiori informazioni: [email protected]